Secondo il racconto dello storiografo romano Tito Livio la fortezza marsa di Plestinia fu conquistata nel 302 a.C. dall’esercito romano guidato dal console e primo dittatore Marco Valerio Massimo e distrutta insieme a quelle di Fresilia (collocabile tra Opi e Villetta Barrea) e Milonia (presso Ortona dei Marsi).
L’esatta ubicazione di Plistia è ancora discussa tra storici e archeologi. Gli studiosi marsicani Febonio e Corsignani situano la città fortificata nei pressi dell’altura dove ora si trovano i ruderi del Castello. Non ci sono prove certe per la collocazione, ma sicuramente è vicino l’attuale Pescasseroli.
La parte iniziale del corso è all’ingresso nord, vicina alla Fontana di San Rocco e ha la pavimentazione selciata propria del centro storico. Dietro la chiesa madre dei Ss Pietro e Paolo, vi era collocato il vecchio cimitero, che nell’Ottocento, con l’estensione in Italia della riforma napoleonica (editto di Saint Cloud), è stato spostato più in alto e fuori abitato, sulla strada che porta anche al sentiero di Castel Mancino.
Fino alla “piazzetta di Pinocchio” si snoda la Salita dott. Ciolli, intitolata al fisico pescasserolese Carmine Ciolli, un distinto borghese del Settecento, compagno di scuola di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.
La parte finale del corso costeggia la Canonica S. Giovanni Bosco, con un piccolo monumento dei Redentoristi del 1924, e un vecchio fontanile. Da un lato ci sono i Colli dell’Oro, su cui si scorge la statuina in pietra dell’Incoronata. Dall’altra parte si distende viale Gabriele D’Annunzio, una delle strade più decorate dall’Infiorata nella domenica del Corpus Domini, con un suggestivo tappeto colorato di figure geometriche e quadri artistici di fiori che richiama turisti. Quest’ultimo viale accompagna verso piazza Sant’Antonio.
Testi di Stefano Dark - Immagini di Stefano Dark e Domenico Roselli
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