


Questa è stata per secoli la principale piazza del borgo storico, prima che il nucleo urbano si sviluppasse più a sud e che il ruolo di maggiore rilevanza lo prendesse piazza Sant’Antonio.

Nacquero i vari quartieri, che attraversarono i secoli dal medioevo all’età moderna, mentre il paese subì il feudalesimo di diversi proprietari (tra cui i Di Sangro, i D’Aquino e i D’Avalos) e gli effetti di due forti terremoti nel 1349 e nel 1579. La vitalità del centro era Piazza in palatio aulae che ha avuto attorno a sé la sede del Comune, la chiesa madre e il palazzetto di largo Barone, poi sostituito da Palazzo Sipari.

Nell’Ottocento il centro storico cambiò d’aspetto sotto il sindaco Francesco Saverio Sipari, che fece eliminare molti dei “poggi” – le scale esterne alle case – affrontando tumulti popolari. Nel Novecento la piazza fu dedicata al re Umberto I di Savoia, mentre il popoloso rione soffrì, come tutto il borgo, il fenomeno dell’emigrazione. Un dato: fino al 1931 Pescasseroli contò circa 3.300 abitanti, non pochi per un comune di media montagna.
Una traversa della piazza è via Roma, sede del Cinema Rinascimento. L’edificio era nato come Santa Maria degli Angeli, una chiesa rurale esistente almeno dal Seicento. Piuttosto malconcia, fu restaurata nel 1829 ma poi abbandonata. Finì nelle disponibilità del Comune, sebbene con qualche attrito con la Curia. La campana fu spostata nella Chiesa del Carmine. I locali sono stati utilizzati anche come alloggio per truppe militari e come scuola elementare, prima di divenire sala cinematografica popolare dagli anni Quaranta, grazie a un privato.
Testi di Stefano Dark - Immagini di Stefano Dark
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