La chiesa ha un impianto a navata unica e un campanile. Gli originari colori della cappella si ammirano grazie a un recente restauro. All’ingresso si accede da una scala con gradini semicircolari. Il portale è caratterizzato da un timpano spezzato e da uno stemma al centro. La statua interna della Vergine è del 1860 e di scuola foggiana, mentre la madonna conservata nella nicchia è di scuola napoletana e risale al 1600.
A fine Ottocento, in una fase di contrasti tra cattolici e protestanti in paese, venne realizzata dal parroco un’iscrizione sulla facciata: «ERETTA E DEDICATA ALLA STELLA DEL CARMELO DALLA PIETA’ DEI PADRI RIDOTTA A TUGURIO DALL’AMPIETA’ DEI FIGLI TORNATA ALL’ANTICO DECORO DALLA DEVOZIONE DEI PRESENTI - 1898». L’iscrizione scomparve nel restauro del 1952.
Il nuovo portone fu inaugurato il 23 marzo 1975, offerto da Nunziato Notarantonio, con bassorilievi eseguiti dallo scultore Eraldo Cipriani su disegni di Nicola Vitale, geometra ed ex sindaco di Pescasseroli.
Alle spalle della chiesa c’è la Costa Grega: da qui alla Malafede c’è probabilmente il primo insediamento umano, già nel VI sec. a.C., che diverrà poi il più antico quartiere dell’abitato che collegava il Castello alla chiesa di S. Paolo, oggi abbazia. Accanto, c’è il Pozzo Guerrino (o Q’rrin’, o Guerrillo) e di fronte c’è Valle Cicala, altri antichi rioni pescasserolesi. Caratteristiche sono via Barone Gentile e soprattutto via della Chiesa, principale arteria del centro storico.
Testi di Stefano Dark - Immagini di Umberto Esposito, Stefano Dark e PNALM
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