La facciata della chiesa presenta un semplice portale squadrato tra due finestre, sormontato da uno stemma e, più in alto, una nicchia con la statua della Madonna e un piccolo campanile doppio con in cima una croce. Il tetto interno è in legno e sulle mura sono aperte finestre semicircolari. All’interno l’altare risalta sulla pietra a vista.
Il culto di Santa Lucia, celebrato il 13 dicembre, è ricordato da un proverbio pescasserolese: «a Santa L’cia ‘n pass d’ jallina, a Natale ‘n pass d’ can, a Sant’Antonj ‘n pass d’ leon’». Il detto richiama le feste cristiane invernali del paese e l’antica simbologia pagana della luce, legata alla durata del giorno e della notte.
Il moderno Totem della Pace, invece, fu posto in concomitanza con la conferenza internazionale Europarc 2010 e realizzato da Mario Molinari per la Fondazione Mediterraneo. Questo “scultore del colore” nel Novecento ha ideato opere monumentali vivaci, in una filosofia di matrice surrealista che colloca l’arte contemporanea nelle strade e tra la gente. La vela è simbolo di dialogo, ma è rossa per figurare le tragedie sanguinose. I due semicerchi arancio e nero rappresentano l’alba e il tramonto del sole. Con questa figura, diffusa dalla Fondazione in ogni continente, Pescasseroli è entrata nella rete delle «città della pace nel mondo».
Intorno alla rotonda emergono tre edifici novecenteschi adibiti ad alberghi. Di fronte, su viale Santa Lucia, ci sono il Centro di visita e la sede del Parco e le strade che portano a zone turistico-residenziali, fino al bacino degli impianti da sci.
Testi di Stefano Dark - Immagini di Stefano Dark
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